Weekend a SofiaUn weekend a Sofia alla scoperta della capitale bulgara

Ero poco più di una bambina ed ero appassionata di album di figurine: fra tutti uno sull’Europa e le sue meraviglie era il mio preferito e ricordo il fascino che esercitava su di me quella città dal nome femminile, quasi principesco.

WEEKEND A SOFIA | INFORMAZIONI UTILI

La prima avventura di questo 2019 ha il sapore di chi organizza tutto all’ultimo secondo, albergo e aereo il mercoledì per il venerdì: io che per quest’anno nuovo avevo sperato di diventare organizzata e metodica e invece nulla.
Raggiungiamo Sofia che è metà mattina, il volo è partito all’alba da Bergamo e come altre volte abbiamo deciso di volare con WizzAir che ha decisamente le offerte più interessanti per la capitale bulgara: un volo al giorno, tutti i giorni a esclusione del martedì per il mese di Marzo per poi diventare 7/7 da Aprile in poi.
L’aeroporto di Sofia è costituito da due terminal, collegati da una navetta gratuita: se atterrate al T1, dovrete raggiungere il T2 e da lì la metropolitana in meno di 20 minuti vi porterà a Serdica, la piazza centrale di Sofia. Costo del biglietto: 1,60 lev che corrispondono circa a 80 centesimi.
La moneta è il lev e la conversione è circa 2 lev = 1 €. Cambiate in aeroporto all’arrivo, le carte di credito non sempre sono accettate.

WEEKEND A SOFIA | COSA VEDERE

Se c’è una cosa che ho amato di questa città è stato il fatto di poterla girare totalmente a piedi, perdendomi tra una via e l’altra senza lo stress dei mezzi dato che tutte le maggiori attrazioni si trovano in prossimità una dell’altra. Iniziate il vostro tour proprio da Piazza Serdica: qui si erige maestoso l’obelisco che sorregge la statua simbolo della città, una donna identificata con Santa Sofia che erroneamente si pensa essere la patrona della capitale bulgara.
Nei pressi della stazione della metropolitana sorgono i resti dell’antica città romana Serdica: gli scavi sono accessibili gratuitamente.
La moschea Banya Bashi è l’unica ancora in attività a Sofia: finemente decorata, sembra di entrare in un caleidoscopio dove luci e colori si mescolano abilmente, la visita è permessa al di fuori degli orari di preghiera.
Il museo di Storia di Sofia si trova appena dietro la moschea: vietato scattare foto, al suo interno rivive la storia di tutta la Bulgaria.
La Cattedrale di Aleksander Nevski è il simbolo non solo di Sofia ma di tutto lo Stato con le sue cupole color oro che avevo già visto in qualche foto, in qualche momento. Costrutita in onore degli oltre 200mila soldati russi che persero la vita per l’indipendenza della Bulgaria nella guerra russo-turca, qui storia e patriottismo si fondono mentre frotte di turisti scattano alla ricerca della foto perfetta. Ammetto di aver ceduto alla tentazione e qui potete vedere il mio scatto IG.

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COSA VEDERE A SOFIA

Il bazaar delle donne è il mercato all’aperto famoso per spezie e leccornie turche: camminare fra i banchi in una mattina di sabato significa allontanarsi dai luoghi presi d’assalto dai turisti e immergersi nella vera Sofia, quella fatta di piccoli gesti quotidiani e abitudini, volti e sguardi di chi questa città la vive tutti i giorni.
Amo trovare un piccolo posto di mondo dove dimenticare chi sono e provare a immaginare chi potrei essere: il freddo di fine Febbraio forma delle nuvolette intorno alla bocca per ogni parola e la neve ammucchiata ai lati della strada si attacca alle scarpe mentre di nuova ne scende appoggiandosi sulle spalle. Osservo chi è abituato a tutto ciò, chi esce senza guanti e non è un problema, chi lavora dalla mattina presto e nonostante il vento non si ferma un attimo. Affascinante pensare come tutto sia diverso eppure uguale: la vita scorre sempre e noi ci adattiamo, scorriamo con lei.
Decadente, nella forma poetica dell’aggettivo, e vero, decisamente da andare e perdere la cognizione del tempo.

Sofia il bazaar delle donne

WEEKEND A SOFIA | COSA MANGIARE

Banitsa è lo street food bulgaro del quale non si può fare a meno: più sfoglie chiuse a formare un fagottino simile a una baguette, la versione tradizionale prevede la farcitura di formaggio ma molteplici sono le varianti sia dolci sia salate. La più buona according to me è stata quella presa da Furna, che è la caffetteria #1 su TripAdvisor: miele, mele, cannella e zucchero di canna per una pausa perfetta dal girovagare.
Shtasliveca è una vera istituzione non solo a Sofia ma in tutta la Bulgaria: situato in Vitoshka Boulevard, rinomata via dello shopping, al contrario delle aspettative non è una trappola per turisti e molti sono i locals che scelgono di cenare in questo locale dall’atmosfera a metà tra lo shabby e il vintage. Consigliato!

WEEKEND A SOFIA | TRADIZIONI

La Marteniza è un talismano che si regala nel mese di Marzo: la forma più comune è quella di un braccialetto da legare nella parte sinistra del corpo e da togliere entro il 1 di Aprile, giorno in cui appenderlo a un albero ed esprimere un desiderio. Caratterizzato dai colori rosso e bianco, sinonimo di buona salute e lunga vita.
Amo l’idea di avere sempre con me dei piccoli amuleti, come se questi minuscoli oggetti potessero davvero proteggere dalla negatività.
Chiamatemi infantile, ma il fatto che certe tradizioni rimangano intatte nei secoli è per me segno che qualcosa di vero, sotto sotto, c’è.

Sofia marteniza

Arrivederci Sofia, till next time.
[photos taken with Canon EOSM50]

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