Se dovessi tirare le somme di questo 2017, in materia di viaggi, uno solo sarebbe il termine appropriato: slow, rallenta.
Partendo dal road trip in Sardegna fino al weekend ad Amburgo, questo è stato l’anno dei piccoli viaggi: niente mete oltreoceano, complici alcune sfighe passeggere (che poi la sfiga non esiste, ma i voli cancellati esistono eccome e questa è un’altra storia) e il desiderio di rallentare, per l’appunto.
Sono il tipo di persona che una ne pensa e cento ne fa ma quest’anno ho deciso di invertire la rotta, così l’attenzione si è spostata verso progetti lavorativi che richiedevano la mia presenza a casa, insomma questo 2017 è stato l’anno della blogger nerd che passa le ore davanti al computer.
Quando sono stata contattata da una compagnia aerea molto amata che mi ha proposto di scegliere una destinazione in partenza dalla mia Genova, non potete capire il mio stato d’animo: niente levatacce per raggiungere Milano quando il sole ancora deve sorgere, un sogno!
Era fine Ottobre e armata di tutta la tecnologia che può stare nel bagaglio a mano e una manciata di abiti leggeri, sono partita alla volta di una città italiana che non conoscevo e che da sempre era una di quelle che volevo visitare: finalmente stavo andando a Napoli.
WEEKEND A NAPOLI | COSA VEDERE
Napoli mi accoglie che sono appena le otto di mattina con un sole caldo che non ero più abituata a sentire: il tepore dei raggi è come un abbraccio e mentre sfilo uno a uno gli strati di vestiti di dosso, cerco distrattamente sull’Iphone il posto migliore per far colazione. Arriviamo a Piazza Plebiscito e non posso non scattare una foto da turista: di gente ce n’è ancora poca e posso agire indisturbata, soffermarmi un minuto o due in contemplazione e riprendere a fare foto con la macchina ma prima di tutto col cuore.
A due passi c’è il famosissimo Caffè Gambrinus e vale la pena entrarci: un po’ come il giro di shopping a Londra da Harrod’s o la Sacher al Caffè Sacher di Vienna, un caffè in questo famosissimo posto è una di quelle cose da fare una volta nella vita. Contrariamente alle aspettative, il locale è affollatissimo e sembra che tutta Napoli sia troppo sonnolenta per animare le vie del centro ma non abbastanza per non assaporare un espresso napoletano: caldissimo, che quasi non riesci a tenere con le due dita la tazzina e accompagnato da una sfogliatella, calda anche quest’ultima e buonissima.
Se mi leggete da tempo, lo sapete: sapete che non sono la classica blogger da musei, mostre, elenco di attività da non perdere e tappe quotidiane stile tour operator.
Sono decisamente il tipo di persona che, in un posto, ama muoversi in lungo e in largo, un po’ a casaccio lo ammetto ma sempre animata dall’intenzione di scoprire più che posso lasciandomi trasportare dal momento, dai sentimenti. Per i dettagli da turista, vi consiglio di comprare l’ultima Lonely Planet; per sapere cosa ho amato di più, per perdervi con me nelle mille piccole sfaccettature di questa città poliedrica, per affogare (in senso letterario!) nel mare delle divagazioni che mi trascino quando mi metto a scrivere, ecco il posto giusto, benvenuti e buona lettura.
WEEKEND A NAPOLI | DOVE MANGIARE
Napoli è il luogo dove perdi la cognizione del tempo, complici le giornate dal sole caldo e il cielo azzurro che da mattina al tramonto ti sembra un attimo, e un attimo lungo ore e ore sembra una giornata tipo passata qui; Napoli è camminare, camminare e camminare dal centro storico al mare e dal mare al centro pulsante della movida e non sai quanti passi hai fatto ma sai che sono tanti e altrettanti ne faresti ancora, questo è poco ma sicuro. Napoli è fare due o tre colazioni perchè troppo forte è il richiamo di un buon caffè e vuoi non mangiare una sfogliatella? (La migliore sfogliatella io l’ho mangiata da Sfogliatella Mary, in Galleria Umberto I) Napoli è pranzare alle quattro del pomeriggio con una pizza fritta e stupirsi del fatto che ci siano una quarantina di persone in coda prima di te che hanno avuto la tua stessa idea; Napoli è prendere una birra e sedersi sul marciapiede in attesa della pizza fritta (vedi sopra) perchè se c’è una cosa che amo quando sono in viaggio è dimenticare la fretta a casa. Napoli è bere tantissimi espressi e questo vale anche per chi, a casa, ne beve un paio alla settimana e pure decaffeinati. Napoli è osservare il tramonto con gli occhi rapiti di chi non ne ha mai visto uno, perchè il tramonto con sfondo Vesuvio è qualcosa che non ci si aspetta. Napoli è scendere in metropolitana solo per ammirarla, la fermata Toledo è arte allo stato puro e mi chiedo se sia possibile, per chi ci passa quotidianamente, abituarsi a tanta bellezza ma credo proprio che sia impossibile rimanere indifferenti anche solo per un attimo. Napoli è Natale in qualsiasi momento dell’anno se si va in San Gregorio Armeno, l’unico posto del mondo che ha fatto venire una voglia matta di presepe persino a me, che se c’è una cosa che mai ho fatto e mai farei è proprio il presepe. Napoli è pizza, pizza e ancora pizza: che sia fritta, margherita o al ragù, pizza is always a good idea. La mia top three? Antica Pizza fritta da zia Gina Sorbillo, in Via Toledo: pizza fritta take away fenomenale, se siete eterni indecisi come la sottoscritta vi consiglio la segreta con ingredienti a discrezione del pizzaiolo. Donna Margherita, Vico II Alabardieri (zona Chiaia): pizza col ragù, vi dico solo che avevo zero fame ma l’ho mangiata tutta senza esitazioni. Troppo buona per lasciarla! Pizzeria Brandi, salita S.Anna di Palazzo: qui è stata inventata la pizza margherita nel 1889, una vera istituzione.
E poi Napoli è il posto dove prendi il coraggio a due mani e sfidi qualsiasi paura scendendo negli abissi della Napoli sotterranea e percorrendo diverse centinaia di metri in strettissimi cunicoli, passeggiando di fianco perchè troppo angusti per camminare normalmente, una candela moccolosa in mano e il muro a qualche centimetro dal naso. Perchè se si torna a casa come si è partiti, forse era meglio non partire affatto. Forse era meglio risparmiare i soldi del viaggio per qualcos’altro.
Forse era meglio stare a casa.
Perchè viaggiare non è allontanarsi da casa, viaggiare è sentirsi a casa anche quando casa non è.
THX to VOLOTEA // pics shot with EZVIZ S5
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