Sono i primi di Dicembre quando mi appresto a salire su un aereo, destinazione uno stato europeo a lungo corteggiato ma mai visitato: come dico sempre, certi viaggi fanno dei giri lunghissimi prima che si realizzino e così è stato per me questo in Repubblica Ceca.
Complice un nuovo volo, aggiunto da pochissimo con partenza da Bergamo Orio al Serio, prendo al balzo l’occasione per testare questa destinazione: Brno, sto arrivando.
BRNO COSA VEDERE | ALLA SCOPERTA DELLA CITTA’ CON RYANAIR
Seconda dopo Praga, Brno è una città vibrante e accogliente, facilmente raggiungibile da Orio al Serio grazie a RyanAir che opera due voli settimanali: appena un’ora e trenta di tragitto per vivere tutta l’atmosfera natalizia che in questo periodo dell’anno rende la città ancora più bella.
I mercatini, le luci, il profumo di spezie che si alza dai caldi boccali di vin brulè: sarò condizionata a vita dall’atmosfera di festa che mi ha accolta appena messo piede in città, vietato non farsi contagiare.
I mercatini di Natale, aperti fino al 28 Dicembre, popolano tutto il centro storico che per le feste viene interdetto ai veicoli dalle 16 in poi: il tram di Natale, unico mezzo abilitato al transito, procede lento ma festoso e la corsa è gratuita. Immancabile scendere in strada e mangiare, bere, fare shopping proprio come i locals, in lontananza suona una campana mentre qualche bimbo esprime un desiderio.
Camminare, camminare ancora tra le strade che si intersecano ed è stupore a ogni angolo mentre il clima di festa sembra rinnovarsi sempre di più con ogni passo.
Brno di giorno è colori e arichitettura, è camminare e alzare sempre lo sguardo.
Quasi centocinquanta scalini, 70 KC (meno di 3 euro) e in un attimo si ha la sensazione di avere Brno a portata di mano: la torre del vecchio municipio è un must see place che al tramonto, quando la luce rossastra del sole che muore accarezza i tetti della città, dona una visione quasi sognante della città ed è subito amore.
Da qui si vedono la cattedrale di san Pietro e Paolo e la fortezza dello Spielberg, prigione dove Silvio Pellico stette per dieci anni.
Villa Tugendhat è un gioiello di architettura, un luogo che non si sa quanto sia bello finchè non ci si trova dentro.
Commissionata nel 1928 dalla famiglia Tugendhat, famosi commercianti tessili, si vociferava che non ci fosse budget per la costruzione della villa che risulta moderna anche ai giorni nostri, nononstante siano passati novant’anni. Occupata dai nazisti, prima, e dal comunismo poi, è tornata agli antichi splendori nel 2012 grazie a un’opera di restauro finanziata dall’Unione Europea: circa quarantacinquemila visite l’anno e tempi di prenotazione lunghissimi, pensate che ad oggi è impossibile visitarla nei weekend prima di Giugno. Porte alte fino al soffitto, arredamento minimale, terrazze nascoste da occhi indiscreti dove la famiglia poteva rilassarsi in tranquillità, pareti in onice proveniente dai Monti Atlas del Marocco sono solo alcuni dettagli della villa.
BRNO E MORAVIA DEL SUD | UNA REGIONE DA SCOPRIRE
Repubblica Ceca on the road, alla scoperta della regione della Moravia del Sud: le valli del vino, i vigneti ricoperti di neve, storie di successo di chi ha creduto nel proprio territorio; il castello di Lednice, sito Unesco di straordinaria bellezza; la tranquilla Mikulov, la salita verso il castello della città e il confine austriaco che si cela appena dietro quelle vicine colline.
Un viaggio breve ma intenso, una full immersion in un paese che non conoscevo e una promessa sussurrata al vetro del finestrino mentre l’aereo si alzava destinazione casa: Repubblica Ceca, è solo un arrivederci.
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