Maggio, tempo di viaggi.
Già con la mente alla partenza di domani, con il cuore fermo all’ultimo posto visitato.
Se mi avete seguito sui social già sapete della fuga di tre giorni a Cracovia: un mini break che proprio ci voleva e oggi vi spiego perchè Cracovia deve entrare nella top list delle città da visitare almeno una volta.
COME ARRIVARE
L’aeroporto dista 17 km dal centro città ed da esso volano le maggiori compagnie aeree low cost per le maggiori città italiane; EasyJet vola da Milano Malpensa mentre RyanAir da Orio al Serio.
Una volta scesi dall’aereo e messo piede in suolo polacco, vi consiglio di prendere uno dei treni o dei bus destinazione la stazione centrale di Cracovia (Krakow Glowny).
DOVE DORMIRE
Ho avuto la possibilità di pernottare due notti nel bellissimo Radisson Blu, situato in Straszewskiego: a due passi due dal centro, dalla piazza centrale del Mercato e dalla collina di Wawel.
Avete presente quella sensazione di casa? Quella sensazione che va oltre al semplice fatto di trovarsi in un luogo familiare o meno; quella sensazione di comfort, tranquillità, trovarsi bene e a proprio agio.
Un mix difficile da trovare e che ho provato appena messo piede al Radisson Blu: la gentilezza dello staff, gli spazi comuni ampi e delicatamente illuminati; la cura nei dettagli ad ogni angolo e l’eleganza semplice di ogni ambiente.
La camera spaziosa e finemente curata, accessoriata in ogni minimo dettaglio: la guida di Cracovia appoggiata sul comodino e una montagna di asciugamani profumati posati ai piedi del letto.
Ottimo il ristorante: insieme ai tipici piatti della tradizione polacca, lo chef studia ogni mese un menu sofisticato partendo da un ingrediente che fa da fil rouge, dall’antipasto al dolce; il mese di Maggio è il mese dell’asparago e non potete immaginare quanto fosse buona la meringata con fragole e asparagi. Una cosa che amo degli alberghi è la colazione: al Radisson Blu la colazione è una cosa seria e la prima mattina ho avuto bisogno di dieci minuti di orologio per prendere visione di tutto quello che il buffet offre, non scherzo.
Dal dolce al salato, passando per il biologico, il caldo-appena-sfornato e tantissimi succhi di frutta, milkshake e bevande detox; ancora sto sbavando per quei pancake (ebbene sì, sono in mood USA!).
Il mio soggiorno al Radisson Blu è stato decisamente il giusto contorno per la tre-giorni-no-stop in giro per Cracovia: un porto sicuro dove tornare la sera, come due braccia amorevoli nelle quali trovare ristoro, pronte a prenderti e cullarti dolcemente. Till next time, Radisson Blu! ♥
COSA VEDERE
Cracovia è una città a misura d’uomo: le attrazioni di maggior interesse sono localizzate in centro e sarà semplice muoversi a piedi o noleggiando una bicicletta.
La piazza centrale del Mercato (Rynek Glowny) è il fulcro della Cracovia antica e con la sua estensione di quattro ettari è una delle piazze più ampie d’Europa; divisa a metà dal Palazzo dei Tessuti (Sukiennice), imponente costruzione risalente al quattordicesimo secolo, meta prediletta per i turisti a caccia di souvenir in ambra (prezzi favolosi!). A ovest della piazza perdete un paio di minuti per osservare la scultura del polacco Igor Mitoraj, “Eros Bendato“: è usanza comune entrare dentro alla scultura e scattare una foto ricordo con una mano che spunta da uno degli occhi dell’Eros.
La Basilica di Santa Maria è resa celebre dall’altare pentagonale che si apre e si chiude ogni giorno, svelando un tripudio di marmi neri ed effigi color oro: uno spettacolo che nessuno, proprio nessuno vuole perdersi e la folla in questi due momenti della giornata è massiccia. Fuori dalla Basilica è imperdibile assistere alla performance del trombettiere (Hejnal): allo scoccare di ogni ora, tutto il giorno e tutti i giorni, si celebra un’antica leggenda suonando una breve melodia in direzione dei quattro punti cardinali. Correva l’anno 1241 e una vedetta, appostata nella torre sinistra della basilica, avendo avvistato l’arrivo dei Tartari cominciò a suonare per dare l’allarme alla città tutta: la sinfonia venne bruscamente interrotta dopo poche note e la vita del trombettiere stroncata da una freccia scoccata dagli invasori. Ancora adesso la cerimonia in onore della sentinella che salvò la città dai Tartari è una delle attrazioni folkloristiche maggiormente sentite e apprezzate.
Percorriamo la Grodzka, la via più antica di Cracovia, e raggiungiamo la collina di Wawel: una modesta altura sulla quale troviamo il Castello e la Cattedrale, simboli storici di Cracovia.
Il Castello di Wawel sorgeva come fulcro della cittadella fortificata in epoca medievale; successivamente adibito a dimora reale, ha subito danni prima sotto agli Austriaci e infine sotto al protettorato tedesco negli anni della seconda guerra mondiale; grazie alle generose donazioni dei cittadini è tornato al suo splendore divenendo meta imprescindibile per ogni turista.
Attualmente la celeberrima Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci è in esposizione proprio qui, nel castello di Wawel.
La Cattedrale di Wawel sorge accanto al castello: sede delle incoronazioni di tutti i re polacchi, racchiude ancora gli antichi lustri di un passato importante. Le tombe delle dinastie reali si susseguono circolarmente, chiudendosi intorno alle reliquie di Papa Giovanni II e ai resti di San Stanislao, patrono della Cattedrale e di Cracovia.
Poco prima dell’entrata, tre mastodontiche ossa legate insieme da una catena non possono che catturare l’attenzione: la leggenda narra che queste sono le ossa del drago che, dalla caverna posta sotto alla collina terrorizzava la popolazione e faceva razzia di donne; una volta sconfitto, le ossa furono appese e da allora le sue proprietà magiche proteggono la Cattedrale e la città tutta.
Il quartiere ebraico (Kazimierz) è il fulcro boho di Cracovia: come Montmatre a Parigi, è impossibile non perdersi tra le colorate stradine sorseggiando un cocktail in uno dei numerosi locali che offrono musica da vivo.
COSA MANGIARE
Grzybowa w chleibe: zuppa di funghi servita dentro un pannettoncino di pane. Buonissima!
Pierogi: ravioli di carne / formaggio, bolliti o fritti.
Obwarzanek: versione polacca del bagel tedesco. Si compra ai lati della strada e costa 1,50 ZL (0,30 €) e costituisce lo street food di Cracovia: lo si gusta ad ogni ora del giorno ed è talmente famoso da essere associato a uno dei simboli di Cracovia.
Nightlife: numerosi i pub nel quale acquistare chupiti o birra al prezzo di 4ZL (1 euro!). Seguite la fiumana di universitari che a partire dalla piazza del Mercato si dividono per raggiungere i locali siti nelle diramazioni delle strade principali.
Vi lascio con una carrellata di foto – see u soon Krakow ♥
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