E’ lunedì e oggi vi porto con me indietro nel tempo: oggi facciamo un salto di trenta giorni circa, oggi è il giorno della partenza.
Lunedì di fine Marzo: il bel tempo mi ha abituato ai raggi caldi del sole già dal mattino e le giacche pesanti stazionano nell’armadio insieme alla lana delle calde sciarpe.
Una valigia chiusa di fretta, come sempre: tutta la mia vita potrebbe racchiudersi secondo il teorema per il quale se hai tempo per fare quel che devi, stai certo che ti ridurrai all’ultimo secondo imbattendoti in una corsa contro il tempo che ti porterà a dimenticare le cose importanti e a mettere in valigia l’inutile.
E’ così, eppure devo ancora abituarmici. Sarà che procrastinare è il mio forte, sarà che chi mi circonda è peggio di me (leggi: ho dimenticato sia la tuta da sci sia il costume e mi serviranno entrambi per forza quindi dobbiamo fermarci a fare shopping. Chi si somiglia, si piglia!); dicevo, una valigia chiusa di corsa verso una meta che conosco pochissimo, verso uno stato nel quale non sono mai stata se non una volta per far scalo quand’ero diretta in California ma direi proprio che non vale.

Se mi avessero chiesto di dire la prima cosa che mi veniva in mente sentendo la parola Austria, avrei descritto un paesaggio alla Heidi: verdi colline, montagne imbiancate sulle vetta, scene di vita bucolica e quella pace che solo certi paradisi terrestri ti suggeriscono. Guardavate Heidi, vero??
Con la mente persa a fantasticare, superiamo le diverse ore di macchina che ci separano dalla destinazione della nostra mini fuga di fine Marzo; sono già passate le cinque del pomeriggio quando arriviamo in quella che sarà casa per i giorni a venire. Sapete tutti quanto io ami chiamare casa quella che casa non è.
Credo che esistino due tipi di persone al mondo: quelli che si sentono a casa solo a casa e quelli che si sentono a casa ovunque nel mondo.
Ecco, io faccio parte del secondo gruppo: ho la capacità di sentirmi totalmente a mio agio in qualsiasi camera d’albergo, in qualsiasi bed and breakfast, in qualsiasi stamberga che abbia un letto e una finestra con vista sul mondo. Entro, poggio le mie cose, spalanco le persiane e osservo; richiudo la finestra ed eccomi a casa.
Ora, è indubbio che ciò venga meglio in alcuni posti rispetto che altri. Nel senso: meglio un bel lettone con lenzuola che profumano di pulito al sacco a pelo dentro la tenda, no? E devo dire che la mia casa austriaca ha reso tutto molto più sweet.

Falkensteiner Hotel Schladming: tre giorni alla scoperta della Stiria tra comfort e relax

L’atmosfera della mia home far away from home conferma le aspettative già dai primi passi: immaginate l’accoglienza di una baita di montagna quando fuori imperversa la bufera e moltiplicatelo per un fattore di chic ed eleganza pari a cento e avrete un’idea del Falkensteiner Hotel.
Ah già, non l’ho detto: siamo a Schladiming, nota località sciistica situata nella valle della Stiria e quello che sta per iniziare è il viaggio che più mi ha insegnato nell’ultimo periodo, ma di questo parliamo più avanti.

Arriviamo in stanza e quello che ci aspetta è un accoglienza unica nel suo genere: un kit di benvenuto giace ai piedi del lettone matrimoniale rifinito con candide lenzuola bianche che profumano di buono mentre tutt’intorno è un inno all’eleganza, in un’espressione: un piacere per gli occhi. La parete in legno che spunta da dietro i morbidi guanciali suggerisce quell’idea di calore casalingo, quel benvenuto a casa che riscalda il cuore di chi ha viaggiato per tante ore. Non a caso #WelcomeHome è l’hashtag distintivo della struttura su tutti i socials! Spalanco le grandi vetrate e ammiro la bellezza del panorama: le verdi colline tutte intorno e la spa proprio sotto di noi. L’aria pungente risveglia dalla stanchezza e ciò che mi circonda mi fa venire voglia di vedere di più, ammirare di più, scoprire di più. La stanza ha tutti i comfort possibili tra cui un’ampia doccia e una macchinetta per il caffè Nespresso: il mio posto nel mondo è qui, è ora. Indossiamo i morbidi accappatoi e ci dirigiamo verso la spa: da sempre sinonimo di relax, qui al Falkensteiner sanno come coccolare i clienti. L’Acquapura Spa è un’area di oltre 1500 metri quadrati fornita di palestra, sauna, piscina interna ed esterna e area relax. Farsi cullare dalle acque calde della piscina interna, dimenticare lo stress e sentirsi rigenerati già dopo pochi minuti: credo che tutti dovremmo concederci il lusso di staccare la spina e mentre scrivo rimpiango quella sensazione di totale abbandono, ok devo ripartire subito!

Dopo aver caricato le batterie risulta necessario mangiare un boccone e qui al Falkensteiner i pasti sono una cosa seria: dal buffet degli antipasti e dei contorni, passando per il menu alla carta che propone una raffinata selezione di cucina stiriana con contaminazione mediterranea. Una delizia, una conferma.
Per non parlare della trasformazione che si ha dopo l’alba: uno dei buffet per la colazione più ricco di sempre. Inoltre c’è una grande attenzione nei confronti di chi deve mangiare gluten free o vegan: thumbs up Falkensteiner!
Con l’articolo in stesura dove entriamo nel vivo su quello che è successo durante questi tre giorni passati in Stiria, vi lascio con una carrellata di foto e un paio di parole chiave: dico solo passeggiata-sospesa-a-tremila-metri e shottini-bevuti-in-piedi-sulla-sedia.

THX TO FALKENSTEINER HOTEL SCHLADMING