Pausa.
A volte serve, staccare il cervello e lasciare che il corso degli eventi succeda semplicemente.
Non stare a pensare, non voler pensare sempre a tutto perchè il tutto trova la sua strada anche senza il nostro intervento.
Pausa.
Come una vecchia videocassetta stoppata perchè è pronto in tavola e dobbiamo assentarci per un po’.
Pausa.
Non avevo voglia di scrivere in queste settimane e non perchè mi mancassero gli argomenti o le idee ma perchè volevo una pausa.
Una pausa per vivere senza il pensiero di doverlo raccontare.
Ma poi se non lo racconto qui nemmeno mi sembra che sia successo tutto quello che è stato.
Nuovi locali e ristoranti da provare, vecchi amici rientrati nella quotidianità e che mai erano del tutto usciti, parole dette e altre che era meglio non dire, angolini deliziosi che sanno di Francia a due passi da casa, fantasticherie su prossimi tatuaggi, lista di cose da infilare in valigia e lista realistica di cose che possono entrare nel bagaglio a mano, countdown partiti e giornate a Milano pianificate, un raffreddore e l’Expo visto insieme alle persone che più amo al mondo.
Una pausa per ridefinire le priorità e gli obiettivi, focalizzare i punti deboli, ideare una strategia d’attacco.
Una pausa per avere una pausa.
Un buongiorno di quelli che piacciono a me, ottimismo recuperato e certezze mai perse.
Un caffè per due, occhi negli occhi e un solo cuore.
Se la voglia di tenersi per mano c’è, ed è più forte di prima, oggi può solo essere un buongiorno. ♥
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