Viaggiare leggeri, travelling light.
Se fino a poco tempo fa era impensabile, racchiudere pochi oggetti in qualche centimetro quadrato e ogni volta finivo per portare di-tutto-e-di-più, adesso è diventato qualcosa più forte di me e alla fine del processo di smistamento dettato da meccanici scegli-e-piega la domanda che mi sorge spontanea è la seguente: sarà abbastanza? Avrò pensato a tutto? Ma poi, come lo quantifico il tutto?
La verità è che non ho mai creduto nel less is more ma viaggiando ho capito che meno zavorre sulle spalle equivalgono a qualche peso in meno sul cuore.
Ho capito che chiudere quella zip del trolley non è tanto questione di oggetti, è questione di cuore: quanto cuore ci metti per relegare quel che sei in favore di quel che diventerai?
Sai come parti, non sai come torni; e va bene così.
Ho capito e avuto conferma una volta di più che il cuore è il metro di misura di tutto se decidiamo di agire mettendoci tutto il nostro cuore.
Ho capito che viaggiare è questo: non avere difese, togliersi di dosso l’armatura che le responsabilità e le piccole battaglie di tutti i giorni ci hanno costretto a indossare.
Ho finalmente trovato il compagno di viaggi che cercavo da una vita; la mia casa sulle spalle, niente di più perchè il cuore è il mio bagaglio a mano.
Zaino camouflage Cabin Zero – ho già iniziato con le toppe, obiettivo: non vedere nemmeno più un centimetro di stoffa libera.
CABIN ZERO BACKPACK
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