IT BAGS | TATI LOVES PEARLS

Sulla spalla, sul braccio, a tracolla.
Piccina ed essenziale o simile allo zaino di un giovane esploratore, piena di cose oppure mezza vuota: la borsa dice tanto di una donna.
E si sa, noi donne abbiamo un debole per le borse.
Io personalmente NE VADO PAZZA: non si era capito, vero? 😀

Ecco la mia personale selezione di borse must have: di quelle che non si possono non avere, di quelle da tramandare alle figlie e alle nipoti, di quelle che ok sono un investimento ma mai perdono di fascino e, sopratutto, di valore.
Lo sapete che un vintage ben tenuto ha sempre la sua bella e sostanziosa quota di mercato?
Insomma, c’è chi investe nel mattone: io investo in borse! 😀 😀

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Bags, bags, bags everywhere.
What a passion!
Let’s see the most iconical ones and who wear them!

LOUIS VUITTON SPEEDY
Progettata per i viaggiatori degli anni 30, il nome è un inno alla velocità degli spostamenti e alla estrema comodità e versatilità.
Diventata un vero cult negli anni 60 grazie a una meravigliosa Audrey Hepburn che mai se ne separava, lo Speedy continua ad essere una delle IT-bag per eccellenza.
Disponibile in varianti di taglie, colori e stampe rimane il modello di punta della maison francese.
Ecco le occasioni in cui ho indossato la mia Speedy 30 Damier Ebene!

KELLY HERMES
Nata come borsa da usare nelle battute di caccia, verso la fine degli anni 30 le sue dimensioni vennero riviste e progettate per creare così una borsa da passeggio.
Bisogna aspettare il 1956 perchè diventi un’icona: in quell’anno Grace Kelly venne paparazzata mentre teneva la borsa davanti al ventre per cammuffare la gravidanza di Carolina.
Il nome “Kelly” è proprio in onore della principessa di Monaco.

BIRKIN HERMES
Erano gli anni 80 quando Jane Mallory, conosciuta come Jane Birkin, prese un aereo Parigi – Londra.
La leggenda narra che proprio sull’aereo le si rovesciò la borsa e con essa l’intero contenuto: mentre raccoglieva tutto, si lamentò del fatto che ancora nessuna maison avesse creato una borsa abbastanza capiente per le sue esigenze. Il caso volle che sullo stesso aereo volava Jean Louis Dumas, allora stilista della maison Hermes: pochi giorni dopo l’accaduto fece recapitare a Jane Birkin una borsa spaziosa e resistente, che prende da quel momento il nome dell’attrice.

CHANEL 2.55
Creata da Mademoiselle Coco per una sua personale esigenza di avere le mani libere da borsette, prende il nome dal mese e dall’anno di ideazione (Febbraio 1955).
Inizialmente creata in seta o jersey, da un lato della catena era applicato un nastro per non irritare la pelle delle signore: come molte intuizioni di Chanel, la borsa fu un successo che è arrivato a noi.
Clicca qui per vedere i miei look con Chanel 2.55!

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