Sognavo questo viaggio da quando, sarò stata una bambina delle elementari, entrò in casa un inserto dedicato al turismo riportante in copertina la facciata di pietra rossastra più famosa di tutte: Petra, chissà come sarà dal vivo.
GIORDANIA ON THE ROAD | Informazioni utili
Prenoto i voli a Giugno per Novembre sfruttando la nuova linea Ryanair Bergamo-Aqaba: quattro ore di viaggio ci separano dalla calda perla del Mar Rosso e sto già sognando di tornare per crogiolarmi sotto il caldo sole giordano.
Il visto non è necessario per i cittadini italiani che soggiornano per più di tre notti, che possono quindi scegliere se fare o meno il Jordan Pass su una base di convenienza economica: il Jordan Pass include una lunga lista di attrazioni, tra cui Petra, e permette di risparmiare se avrete in programma di visitarle. Io non l’ho fatto in quanto l’unica attrazione che avrei visitato sarebbe stata Petra e all’arrivo in aeroporto mi sono messa in coda per il visto che viene emesso dopo il controllo del passaporto.
Il cambio moneta si effettua in aeroporto e 1Jod equivale a 1,20€; la SIM italiana non funziona in Giordania e potrete acquistarne una appena arrivati scegliendo il piano tariffario più conveniente per voi (ad esempio, 15JOD per una SIM con 45giga).
Se avete in mente di scoprire la Giordania on the road sarà necessario noleggiare un’auto: nonostante alcuni blog dicano il contrario, è sufficiente la patente di guida italiana in corso di validità. Tutte, ma proprio tutte le strade in Giordania sono asfaltate ma non illuminate: organizzatevi in maniera da guidare con la luce del giorno.
GIORDANIA ON THE ROAD | DAY ONE AQABA
Prima tappa del nostro viaggio: Aqaba.
Perla del Mar Rosso, tra le cose da fare c’è camminare lungo la spiaggia pubblica all’ora del tramonto per osservare il sole che muore su Israele: Eilat è così vicina che sembra di toccarla.
Abbiamo soggiornato qui (no Ad) e ve lo consiglio per le camere, spaziose e pulite, oltre che per la posizione, ottima per scoprire la città a piedi. Questo come tutti gli alberghi che consiglierò più avanti hanno il parcheggio privato, così da non avere l’ansia della macchina. Dove mangiare, non ho dubbi: Khubza & Seneya. Il numero uno tra i ristoranti di Aqaba, orario continuato per i mangiatori h24, piatti tipici a prezzi super vantaggiosi.
Un esempio? Hummus con pollo 2,5 Jod (3 euro): e servono il the caldo alla menta a fine pasto.
GIORDANIA ON THE ROAD | DAY TWO PETRA
Lasciamo Aqaba che il sole è appena sorto, un’ora e mezza di macchina che inevitabilmente diventano due perchè impossibile rimanere insensibili davanti alla bellezza selvaggia della natura giordana.
Petra è una delle sette meraviglie del mondo, pensiamo di saperne abbastanza grazie a internet eppure quello che nessuno ti dice è che il sito archeologico di Petra è immenso: per una visita totale e completa servirebbero due giorni pieni, dall’alba al tramonto. Noi abbiamo visitato Petra in un giorno, come la maggior parte delle persone: se non avete il Jordan Pass recatevi presso la biglietteria, il giornaliero costa 50JOD (60 euro).
Petra è la facciata di Al Khaznez che sbuca alla fine del siq, il lungo orrido dalle pareti rossastre: quello che nessuno ti dice bis, la quantità di turisti è impossibile da contarsi. Superate il tesoro e addendratevi in uno dei tanti sentieri polverosi, verso le cripte o verso la pietra sacrificale; consiglio di portar con voi tanta acqua e qualcosa da mangiare. Oppure fate come noi: abbiamo pranzato in un bar-supermarket, il primo sulla destra tenendo il colonnato romano alle spalle: un sandwhich composto da pita, hummus e formaggio con un dolcino e un frutto 7JOD (8,40 euro): delizioso.
Petra dove dormire: abbiamo soggiornato qui (no Ad!): la struttura più vicina all’entrata del sito archeologico, in prossimità dei ristoranti, con parcheggio gratuito e piscina sul rooftop.
GIORDANIA ON THE ROAD | DAY THREE DEAD SEA
L’esperienza che aspettavo da una vita, da quando studiai a scuola l’esistenza di un mare dove non è necessario saper nuotare perchè si sta a galla: lasciamo Petra per il Mar Morto, appena due ore di macchina di distanza. Ci sono alcune spiagge pubbiche dove è possibile fare il bagno ma non sempre sono attrezzate con le docce (necessario lavar via il sale dalla pelle quando si esce dal bagno) e, essendo frequentate da gente locale, non sarebbe conveniente per una donna fare il bagno in costume: la Giordania è un paese molto tollerante, tuttavia viene consigliato di fare il bagno vestite e non in bikini. Questi i motivi che mi hanno portata a decidere di pernottare una notte in uno dei tanti resort aventi spiaggia privata sul Mar Morto.
Kempinski Ishtar Dead Sea è un complesso elegante e lussuoso, la nostra camera era grande come tutta la casa che abbiamo in Italia e il terrazzino vista mare e palme era davvero suggestivo all’ora del tramonto.
Come guests del resort si ha accesso alle tante piscine, tra cui una a sfioro incantevole e aperta fino alle 11 di sera, e alla spiaggia privata dove fare il bagno nel Mar Morto, rilassarsi al sole e applicare i famosi fanghi. Un’esperienza di puro relax e rigenerativa, mai avuta la pelle più bella in tutta la vita come dopo i fanghi.
Grazie Kempinski per l’accoglienza.
GIORDANIA ON THE ROAD | DAY FOUR AMMAN
Arriviamo ad Amman il nostro penultimo giorno in Giordania, la stanchezza comincia a farsi sentire e per la prima volta durante il viaggio siamo totalmente disorganizzati e disinformati sulla capitale.
Ci sistemiamo in albergo, situato nella parte nuova di Amman, usciamo e ci rechiamo verso Rainbow Street, famosa per i negozi e i diversi localini dove mangiare qualcosa. Camminiamo ancora e arriviamo nella città vecchia, le luci al neon delle insegne traballanti e una fiumana di uomini si muovono a ritmo con il richiamo alla preghiera che si fa via via più insistente. Quanto fascino in una metropoli che si blocca per una tradizione tanto antica e personale come il culto religioso. Il cielo si tinge presto di viola, uno dei tramonti più belli mai visti, e ci accorgiamo presto di essere gli unici turisti in mezzo a chi la città la vive, tutti i giorni. Scopriamo così che le attrazioni turistiche chiudono al tramonto, che d’inverno è intorno alle ore 16, e da quell’ora in poi i turisti si diradano e compaiono i giordani: la tradizione giordana vuole che si faccia un pranzo molto abbondante, seguito da un riposino e spesso si salta la cena, questo il motivo per il quale i negozi rimangono aperti fino a tardi, anche fino a mezzanotte. Girovaghiamo in mezzo alla polvere e ai rumori: 5 milioni di abitanti nella sola Amman, e tutta la Giordania ne conta 9 milioni. Decidiamo di prendere un taxi, direzione città nuova che è ormai lontana: il tassista non ha il GPS, non sa dove portarci, non parla inglese e crede che siamo spagnoli. Però sorride, chiede informazioni in giro, ci offre una sigaretta e ci chiede appena 2JOD (2,40euro) per una corsa che è un’avventura.
Amman: probabilmente non ho visto che una decima parte ma è stato bello così.
GIORDANIA ON THE ROAD | DAY FIVE BACK TO AQABA
Ci rimettiamo in marcia la mattina del quinto giorno direzione Aqaba, again, dove partirà il nostro aereo per tornare a casa: circa 4 ore di tragitto previste. Due le tappe obbligatorie: Monte Nebo e il Sito Battesimale, il primo situato in prossimità di Amman il secondo vicino al Mar Morto.
Monte Nebo è il promontorio dove Dio mostrò la Terra Santa a Mosè e dove quest’ultimo è seppellito: da qui nelle giornate terse si può vedere Gerusalemme.
Il Sito Battesimale è il luogo dove Giovanni Battista battezzò Gesù: qui il Giordano è stretto e pochissimi metri separano dalla Palestina.
A prescindere dal credo personale e dalla religione di appartenenza: la religione è storia, è la storia degli uomini.
E questi luoghi emanano tutto quello che è stato, i dolori e le gioie e le speranze dei tanti che nei secoli vi si sono recati in pellegrinaggio.
Arriviamo ad Aqaba giusto in tempo per l’ultimo tramonto vista Mar Rosso, vista Israele: un giro per le stradine cariche di negozi, un po’ di shopping di tisane e the, l’ultimo caldo sulla pelle prima di tornare all’inverno.
Giordania, ci vediamo presto.
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