Ho pensato tanto a come iniziare questo racconto di New York.
La verità è che una settimana nella Grande Mela è volata ma è bastata per fare il pieno di emozioni, esperienze e io non so davvero da che parte iniziare.
Aggiungiamoci poi che non è stato amore a prima vista, piuttosto una lenta conoscenza lungo la via dell’apprezzamento, capirete perchè mi sono decisa solo adesso a scriverne.
NEW YORK DIARIO DI VIAGGIO
Ebbene sì, avete letto bene: questa NY non è che mi abbia proprio conquistata.
Bellissimo esserci stata, stupendo averla vissuta per un pochino ma il cuore non ha fatto quel sussulto come a San Francisco, per dire.
Ciò non toglie che bisogna andarci, almeno una volta nella vita.
E che è capace di stupirti come forse pochi luoghi al mondo.
NEW YORK DIARIO DI VIAGGIO
In questo articolo ho racchiuso tutti i consigli per organizzare al meglio un viaggio a New York: adesso è il momento del racconto.
Nella top three delle cose che più ho amato, sicuramente una menzione va alla messa gospel la domenica mattina nel quartiere di Harlem. Prendi un risveglio plumbeo, pioggia e vento e nemmeno l’americano bollente riesce a farmi passare i brividi dell’umidità. Metropolitana, Harlem, camminiamo spediti verso la 147esima: abbiamo letto che lì si tiene la messa delle 11.30, aperta ai turisti. Arriviamo e le porte sono chiuse: a quanto pare non siamo stati gli unici ad aver avuto questa idea e i posti all’interno sono esauriti. Chiediamo a chi passa se sa consigliarci un’altra chiesa. “Provate sulla 145esima.”
Questa chiesa è deserta, di turisti saremo meno di dieci e quello che segue è un’ora e mezza di canti, discorsi sull’importanza del qui e ora, sull’amore.
A prescindere dal credo religioso (io non vado mai a messa e non saprei dire se credo, ndr) uno spettacolo per gli occhi vedere quelle persone che si emozionano e decidono di riunirsi costituendo davvero una comunità che si aiuta e si vuole bene.
The Vessel è una struttura che ha aperto al pubblico il 15 Marzo scorso e che si inserisce nelle opere di riqualificazione del quartiere Hudson Yard: l’ingresso è gratuito ma necessario il ticket che si ritira nel box adiacente, questo perchè l’entrata è scandita da fasce orarie. La salita è psichedelica, la vista da far girare la testa.
Recatevi presso la 59esima a Manhattan, famosa per la presenza di Bloomingdales, il cafè Serendipity III (vale una sosta se siete delle inguaribili romantiche come la sottoscritta e avete amato il film omonimo) e la Roosevelt Island Tramway: la funivia più suggestiva di New York che collega Manhattan con l’isola Roosevelt.
La corsa è compresa nella Metro Card e la vista da quassù è davvero unica.
Camminare al tramonto, il chiasso di Manhattan arriva fino a qui come un eco, alcuni fanno jogging mentre dei bambini giocano a baseball: a due passi dal centro della metropoli eppure sospesa in uno stato di grazia, Roosevelt Island ti ho amata.
New York dall’alto: tanti i rooftop bar e le attrazioni che permettono una vista privilegiata della city.
Noi siamo stati al Top of The Rock sfruttando il New York CityPASS di cui vi parlavo qui: l’entrata è inclusa in questo ticket comunitario ma ricordatevi di prenotare comunque l’orario di visita sul sito ufficiale del TOTR.
La vista mozzafiato dei grattacieli, Central Park, rendersi conto in quel momento di quanto si sia solo un puntino in questa città, in questo mondo coì grande.
Central Park è esattamente come uno se lo aspetta: polmone verde incastonato fra i grattacieli, chioschi disseminati qua e là distribuiscono mappe per non perdersi, biciclette e risciò sfrecciano sulla via asfaltata.
Qui abbiamo preso una barca a remi e abbiamo apprezzato il parco dall’acqua, ammirandolo da un nuovo punto di vista.
Il noleggio costa 15$ per un’ora più 20$ di cauzione che vengono restituiti a fine giro.
Pier 25 si trova a Tribeca e per un attimo sembra davvero Pier 39, San Francisco: il molo si estende verso l’Hudson e sembra di essere lontani anni luce dalla caotica metropoli.
Il luogo perfetto dove rilassarsi, leggere un libro, ammirare la vista sulla Statua della Libertà che da qui sembra una miniatura, osservare bimbi intenti nelle prime lezioni di tennis, seguire con lo sguardo ragazzi impegnati in roccambolesche evoluzioni con gli skateboards. Il place to be per staccare la spina e godersi la pace di New York.
Pics shot with Canon EOS M50
Leave a reply