Duemiladiciotto, l’anno della mia prima volta nelle Baleari e anche della seconda.
E’ metà ottobre quando mi viene proposto di partire da lì a pochi giorni per un viaggio stampa decisamente interessante il cui obiettivo è scoprire Minorca fuori stagione, quando il turismo di massa è lontano e le coste quasi deserte.
Minorca, la più selvaggia e meno costruita dell’arcipelago, viene spesso associata ai viaggi di Luglio e di Agosto e il motivo principale per la quale è (giustamente) conosciuta sono le spiagge: belle, bellissime ma c’è tanto altro.
#MINORCABETTERINWINTER | ALLA SCOPERTA DI MINORCA IN AUTUNNO
Minorca è tradizioni, cultura, storia e leggende tutti da scoprire e non potrei essere più felice del mio primo contatto con l’isola proprio in questo periodo, lontano dalla folla e dalla frenesia. Arriviamo che è gia tardo pomeriggio e facciamo appena in tempo a scoprire quella che sarà casa per i giorni a venire: Cala Galdana, situata nel sud ovest, è una tranquilla località dove gli alberghi affacciano sulla baia dal mare color smeraldo e proprio questa è la vista che mi ha accompagnato ogni mattina, a ogni risveglio.
La mia casa lontana da casa è stata l’Artiem Audax, moderno albergo dotato di spa e centro benessere dove mi sono sentita coccolata dall’inizio alla fine grazie alla gentilezza di tutto lo staff: sicuramente una struttura dove tornerei.
Raccontare un viaggio non è semplice perchè difficile è trasmettere le emozioni: perchè un viaggio non è mai solo il semplice atto di partire e tornare, viaggiare è una vera esperienza di vita che trasforma anima, corpo e mente.
MINORCA IN AUTUNNO, COSA VEDERE
TRAMONTI
Faro di Favatrix
Se parto dal tramonto, un motivo ci sarà: osservare il giorno che muore e la notte che avanza, attività preferita di sempre e che devo portare a termine ovunque mi trovi.
Il Faro di Favatrix si trova in un’area con accesso sorvegliato che garantisce il mantenimento di questa bellissima area naturale altrimenti letteralmente presa d’assalto dai turisti: lo spettacolo che si para davanti agli occhi è una cartolina davvero suggestiva, un lembo di terra nera che si staglia sul mare e il vento che spazza via tutto, brutti pensieri inclusi, mentre il cielo si tinge di rosa. Amo i fari: vedette notturne, simbolo di salvezza per quelli che avevano l’ardire di vivere in navigazione e chiudendo gli occhi sembra quasi di sentirle, le urla di gioia di chi sa di aver finalmente intravisto un porto in cui riposare.
Cova di Xarroi
Un locale scavato nella roccia, una grotta naturale alla quale si giunge con una serie di scale e si scende, giù lungo la scogliera, le onde che si infrangono sempre più vicine e la sensazione di essere lontana anni luce dalla realtà e dalla routine. Discoteca affollatissima d’estate, a fine Ottobre gli avventori si contano sulle dita di una mano e questo è uno dei tanti motivi per cui #MinorcaBetterInWinter: l’isola è solo per noi, o così sembra ed è bellissimo. Impossibile non ordinare un Pomada (gin+lemon) e aspettare il tramonto, mentre le rocce diventano color rosso fuoco e il mare è una distesa color azzurro da qui a laggiù, dove si riesce a intravedere persino Maiorca.
CULTURA
Ciutadella
Antica capitale dell’isola, prima che i britannici la spostassero a Mahon, camminare per le strade del centro significa passeggiare nel tempo date le tante, tantissime influenze che i conquistatori passati hanno lasciato dietro di sè. Sapete quanto amo osservare le città dall’alto perciò amerete il belvedere situato dietro al municipio: da qui la bella Ciutadella si schiude davanti agli occhi e i colori del cielo, del mare e delle case sembrano rubati dalla tavolozza di un pittore.
Mahon
Scoprirete la cittadina più importante dell’isola al momento dell’arrivo dato che da qui atterrano i voli da e per Minorca.
Fiordo naturale tra i più grandi del Mediterraneo, il modo migliore per scoprire Mahon è ça va sans dire via mare: tanti i traghetti che effettuano mini crociere dove poter ammirare i palazzi arroccati sulla collina, le lussuose ville coloniali risalenti alla dominazione britannica, il vecchio lazzareto e avvistare le numerose specie che popolano questa fetta di Mediterraneo.
Fate un giro al Mercado del Pescado per qualche tapas e al Mercat des Claustre per fare acquisti (io ho acquistato la Manzanilla de Menorca, la camomilla più buona ever!); perdetevi per le stradine del centro e risalite fin sulla torre di Ca N’ Oliver, storica dimora che offre una panoramica degli usi e costumi del luogo.
Cave di S’Hostal
Il mares è una pietra arenaria, estratta nella parte meridionale dell’isola e usata per le costruzioni: la cava di s’Hostal è stata recuperata nel 1994 dopo un iniziale abbandono e trasformata in associazione culturale aperta al pubblico. Al suo interno è facile abbandonarsi al richiamo del vento e lasciarsi stupire dalla natura: proprio qui crescono alberi da frutta che non potrebbero nascere in nessun’altra parte dell’isola, per colpa della salsedine.
Molto suggestivo il labirinto di pietra, un valido motivo per tornare tutti bambini.
INSTAGRAM FRIENDLY
Binibeca
Ci consigli un posto instagram-friendly per scattare delle foto?
Spesso ricevo questa domanda e oggi ho finalmente il consiglio adatto a questa richiesta: Binibeca è un piccolo borgo formato da case color bianco ottico che si stagliano sul mare e sul cielo cerulei. In alta stagione i turisti si moltiplicano, tutti a caccia dello scatto perfetto: in Ottobre il borgo è tranquillo e si può girovagare con calma, alla ricerca dello spot giusto. Clicca qui per vedere la foto scattata a Binibeca in perfetto stile Instagram.
FOOD
Bodega Binifadet
Situata a circa venti minuti d’auto da Mahon, questa cantina gestita da giovani minorchini produce circa novantamila bottiglie di vino l’anno sopratutto destinate al mercato delle Baleari: visitare la bodega significa passeggiare tra i vigneti, vedere le botti per la decantazione e degustare i rossi e bianchi che si producono.
Il mio preferito è il Merluzo Blanco, una curiosità: l’etichetta cambia ogni anno, donando particolarità alle bottiglie.
Presso la bodega Binifadet si può pranzare, cenare e d’estate apre il Wine Bar dove fermarsi per un aperitivo.
Son Piris
In questa fattoria producono il famoso Queso de Mahon, il formaggio di Mahon che è una vera prelibatezza: visitare questo luogo significa perdersi osservando le mucche che pascolano libere mentre nella stalla viene trasmessa la musica di una stazione radio (“così le mucche sono felici” cit). In un mondo sempre più frenetico, dove tutto è preconfezionato e non c’è tempo per fare le cose per bene qui da Son Piris i minuti, le ore, i giorni sembrano essersi cristallizzati ed è questo quello che amo trovare durante un viaggio: piccole realtà che si staccano dalla normale routine che è seriale, monotona. Come dire di no a una degustazione di formaggi e vino, anche se sono appena le dieci e trenta di mattina?
Vi lascio con altre foto mentre qui potete vedere le Instagram Stories dedicate a questo viaggio!
Thx to Turismo Menorca // photos taken with Canon EOSM50
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