La luce filtra appena dalle persiane socchiuse, il dolce peso della trapunta calata addosso come uno scudo dal mondo esterno, le gambe si stirano e gli occhi incollati ricercano sotto le palpebre le ombre di un sogno che ha lasciato il batticuore.
Rimanda la sveglia, una volta o forse due, ci pensa il sole a svegliarci in questa calda mattina di primavera.
Prima le braccia, sono loro le più coraggiose: impavide guerriere lasciano sempre per prime il caldo tepore del letto mentre la testa ancora pesante segue distratta il corpo nell’avventura del nuovo giorno.

Gesti meccanici e risvegli lenti

Una doccia, essenza di gelsomino in lungo e in largo occupa il bagno e la casa tutta.
Jeans e maglione, capelli legati, un filo di trucco.
Lo smartphone lo guardo dopo, il mondo virtuale può aspettare ancora qualche minuto: il mondo vero non va fatto aspettare.
Un caffè, I need a coffee. Con un goccio di latte appena tiepido, trascino la sedia nell’angolo della cucina illuminato dal sole, il tic toc dell’orologio a muro scandisce il tempo tiranno ma le orecchie si impongono di non sentire, non vogliono sentire.
Something sweet. Dolcezza nel cuore e nei gesti mentre apro tutti gli sportelli della cucina.
Prendo un coltello e incido con quasi un goccio di dispiacere la Cheesecake con Nutella: le cose belle andrebbero contemplate soltanto ma oggi non resisto, a dire il vero non resisto mai.

Tempo di dolcezza e coccole

Sempre di corsa. Mai un momento per noi, per chi ci circonda.
Indaffarati a raggiungere quel che non si ha, a progettare quello che forse verrà, a fantasticare su qualcosa che nemmeno sappiamo bene di cosa si tratta.
Apriamo gli occhi, osserviamo.
Il gusto dolceamaro del caffè della moka, la gatta che si acciambella ai piedi del tavolo, il sole che entra nelle fessure delle tapparelle creando giochi di luci e ombre sul pavimento, le urla dei bambini che vanno a scuola, il telefono spento e la passeggiata quando fuori casa c’è nessuno o quasi.
Mornings. Di mattine, rituali, dolcezze, coccole, attimi ritrovati e attimi rubati alla frenesia quotidiana.
Oggi va così.